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omaggio a Livia

"C'è qualche donna che non ha mai conosciuto intimamente un uomo ma nessuna, proprio nessuna, che, conosciutone uno, non ne abbia voluto conoscere almeno un altro".

Questa è una delle mie frasi preferite (di formidabile efficacia) per tentare di demolire le certezze di qualche sposina titubante nell'intraprendere la perigliosa strada di una relazione extra-coniugale (e qui sento le vibrate proteste di un' amica: eccolo, il maschilismo strisciante che emerge inconsciamente...). Su questo attacco vi trasmetto un'altra notizia triste. Eh si, dopo Laura, Livia. Che singolare coincidenza. Entrambi i nomi iniziano e finiscono con le stesse lettere ed entrambi ne hanno cinque. Se vogliamo continuare con le coincidenze, e un pochettino forzando, una è morta il giorno 23 giugno (3+2=5) e l'altra ieri, il 5 agosto. Altra coincidenza: Livia è morta giusto nel 40° anniversario della morte della mitica Marilyn Monroe! Approfitto del'occasione per mostrarvi una bella immagine della grande diva:

Tornando alla frase iniziale, l'ho pronunciata con Livia neppure un anno fa. E lei si era quasi risentita. Ma come, aveva detto, e io allora? Io non esisto? A questa obiezione il copione prevede  immediatamente un'altra frase: "Infatti, mica sei morta, hai ancora il tempo di correggere la tua anomalia!". Seguirono grandi risate... Era bello ridere con Livia. Quello che ti viene in mente di lei per prima cosa è proprio il suo sorriso: luminoso, solare, contagioso. Mannaggia, com'è che adesso ricordandolo mi scende un lacrimone.... Questo mio rapporto con Livia è stato davvero speciale. Fatto di tantissime cose in comune. Di tanti interessi condivisi. Di tante emozioni, e anche delusioni, vissute insieme. Lei mi voleva un gran bene. Ci volevamo un gran bene. Non aveva interesse per internet e il computer, come tantissime persone di una certa età, ma era lo stesso curiosa di questa mia ultima passione. Qualche volta sfogliavamo insieme qualche pagina di questo libro interattivo che è il computer, e lei mi esortava a scrivere. Mi incoraggiava a dedicarmi con maggior impegno a questa attività. Diceva che avevo cose da dire e che sapevo esprimerle. Mah, io ho qualche dubbio in proposito. Del resto cosa dire, che parole usare per descrivere una cosa tanto amara come la tua perdita, Livia? Voi sapete bene che la mia riservatezza rispetto alle mie amiche è totale. Non pubblico mai nulla di qualcuna se non espressamente autorizzato. Ma se Livia non c'è più l'autorizzazione me la devo prendere da solo. Ho una sola sua foto nel computer e la pubblico. Si tratta di una recente immagine di una gita che abbiamo fatto nella capitale, scattata nel giardino di villa Estense a Tivoli. Forse, anzi sicuramente, a detta dei medici, il male già stava lavorando dentro di lei... Adesso mi cimento con la poesia (mamma mia!).

Livia cara, sei morta adesso
che il cielo piange.
Ci mancherai.
Ma, come il cielo non cessa di essere bello,
e luminoso,
per la caduta di una stella,
così il mondo,
che tanto amavi, non finirà con te.
La tua ricchezza d'animo,
la tua curiosità,
il tuo amore per le cose belle,
(e per le cose giuste),
continueranno a vivere in noi.
Seguiteranno ad alimentare
questo enorme crogiuolo nel quale, faticosamente, ci dimeniamo.

Adesso cerco di chiudere in allegria, come avevo iniziato. Ieri mattina, mentre stavamo (con il marito e i figli) davanti a Livia composta nella bara, è entrato improvvisamente nella stanza il suo adoratissimo nipotino Elia (6 anni, va in settembre alle elementari) con i capelli ritti, unti dal gel, ed ha esclamato: wow, questo si che è un bel funerale vero!!! Beh, ci è scappato da ridere... che inno alla vita che continua! Elia non ci sarebbe se non ci fosse stata Livia. Proprio non esisterebbe. Allora, lo vedete che Livia continua ad esserci....

Toni

Agosto 2002

 

 

 
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